lunedì 19 luglio 2010

Probabilmente fatale per la piccola è stata la chiusura del reparto di ginecologia di Trebisacce e la mancanza di un'ambulanza.

COSENZA - La Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali ha avviato un'indagine sul caso di una bambina nata all'ospedale di Rossano, in provincia di Cosenza, e morta mentre stava per essere trasferita in elisoccorso alla neonatologia dell'Annunziata. L'episodio è avvenuto il 13 luglio scorso. Probabilmente ad essere fatale per la piccola è stata la chiusura del reparto di ginecologia di Trebisacce e la mancanza di un'ambulanza.

LA STORIA. La madre della piccola, alla fine del settimo mese di gravidanza, aveva iniziato ad accusare dolori addominali, così, dopo essere stata visitata dalla guardia medica, aveva deciso di raggiungere con il marito il pronto soccorso dell'ospedale di Trebisacce dove era stata visitata ma, essendo chiuso il reparto di ostetricia e ginecologia, le fu consigliato il trasferimento al presidio di Rossano.

OSPEDALE. Per raggiungere l'ospedale però la coppia ha dovuto usare la propria auto perché l'ambulanza del 118 era impegnata in un altro soccorso. All'ospedale di Rossano era stato diagnosticato alla donna un distacco della placenta, quindi si è reso necessario un parto cesareo. Appena nata la bimba era stata intubata ma le sue condizioni erano rimaste gravi tanto da rendere inevitabile il trasferimento all'Annunziata di Cosenza, dove è giunta con l'elisoccorso. Ma per lei era troppo tardi e non c'era più nulla da fare.

COMMISSIONE. In considerazione di quanto avvenuto, la Commissione parlamentare d'inchiesta ha chiesto al presidente della Regione Calabria con deleghe alla sanità, Giuseppe Scopelliti, "una relazione volta a far conoscere ogni dato utile a seguito di questo episodio anche in ordine ad iniziative sanzionatorie e/o cautelari in riferimento a specifiche responsabilità individuali o a disfunzioni organizzative".