Le Associazioni ed i Medici Ospedalieri hanno consegnato alle Autorità competenti
la proposta di riqualificazione dell’Ospedale di Trebisacce e dell’Hospice di Cassano.
Il futuro della sanità nell’Alto Jonio, sta ora solo nella Volontà Politica di chi ci governa e ci amministra. Non ci sono attenuanti. Roma ha stanziato
ben 700 milioni di Euro, per la Sanità Calabrese.
La Società Civile, rappresentata dalle Associazioni Culturali, di Volontariato, di Categoria e Sportive, in unione con il G.M.O., Gruppo Medici Ospedalieri, hanno redatto un esaustivo ed articolato piano di ripristino e rilancio del Guido Chidichimo,
mettendolo a disposizione del Sindaco di Trebisacce Bianchi,
dei Sindaci del Distretto, del Pres. Reg. Loiero, del Dir. Gen. ASP Petramala e del Pres. Prov. CS Oliverio.
Gli ingredienti ci sono tutti: i soldi, le proposte, il potere.
Vorranno ora, i nostri “Capi”, dimostrare amore, senso di giustizia e di lealtà verso questo Alto Jonio, abbandonato a se stesso e spogliato di tutto, ripristinando la legalità sui Livelli Essenziali di Assistenza?
O vorranno insistere con l’iniqua assurdità di due ospedali a 10 km l’uno dall’altro, a Rossano e Corigliano, con 2 Chirurgie, 2 Ginecologie, 2 di tutto, mentre da noi, a 60000 Cittadini vengono negati i più elementari diritti, alla Salute ed alla Sopravvivenza, con le nostre Donne costrette a partorire per strada, e le nostre emergenze affidate al caso ed al traffico?
Abbiamo chiesto ufficialmente al Sindaco Bianchi, che una delegazione delle Associazioni e del G.M.O., possa sedere all’immediatamente prossimo tavolo
tecnico-amministrativo, al fine di poter dare ulteriori contributi al bene della nostra comunità. Speriamo, anche in virtù di quanto prodotto finora, dell’impegno e delle competenze, che questa legittima richiesta popolare e tecnica, non venga mortificata
ed umiliata dalla politica di un potere, troppo spesso, fine a se stesso.
Entrando nello specifico, la nostra proposta è articolata e dettagliata, con numero di posti letto per reparto, e prevede, oltre a tutti i servizi attualmente presenti, compreso il blocco operatorio (con due sale operatorie attive ed efficienti): il potenziamento di Medicina e Cardiologia-UTIC; la riqualificazione di Chirurgia, con chirurgia di base e d’urgenza, la chirurgia endoscopica e quella oncologica, più servizio di ecografia diagnostica ed interventistica; un centro sperimentale per la fecondazione assistita, con annesso punto nascita e punto donna; un reparto di ortopedia e traumatologia con un settore di medicina dello Sport (per frenare la prima causa di mobilità passiva verso Puglia e Basilicata, creando così una fonte di risparmio per la Regione); un reparto di Riabilitazione intensiva neuromotoria.
Richiamiamo tutti alle proprie responsabilità, verso il popolo, e verso la storia.