sabato 19 giugno 2010

Sanità, polemiche e iniziative nel Cosentino

A Trebisacce
L’avvocato Gaetano Viciconte con studio legale in Firenze, ha ricevuto mandato di promuovere una “class action”, così come previsto dalla legge delega 15/2009 in vigore dal primo gennaio scorso, per tutelare i cittadini dell'Alto Jonio ai quali verrebbe negato il diritto all'assistenza sanitaria. Forse il primo caso in Calabria che la “class action” viene promossa per tutelare un diritto negato in materia di sanità. Il documento, prima di essere inoltrato alle competenti autorità, sarà firmato dai cittadini dell'Alto Jonio e, si presume, sarà corredato da migliaia di adesioni affinché venga preso in considerazione il grave problema di assistenza sanitaria ospedaliera verificatosi con la chiusura dei reparti di chirurgia e ostetricia e ginecologia dell'ospedale “Guido Chidichimo” e proseguito con la continua spoliazione di attrezzature e professionalità destinate ad altri presidi. Un dato verificabile attraverso l'enorme flusso di cittadini dell'Alto Jonio verso ospedali di altre regioni d'Italia. Ad annunciare la promozione della “class action”, in un'apposita conferenza stampa, il “Coordinamento pro ospedale” con il portavoce designato, Carmela Maradei, espressione della Fidapa, ed in rappresentanza delle altre associazioni di volontariato socio-culturali del territorio. Nel corso della conferenza stampa, è stato distribuito il documento, a firma delle associazioni già citate con l'aggiunta dei comuni di San Lorenzo Bellizzi e di Castroregio, già presentato alle autorità regionali, all'Asp di Cosenza ed alle autorità locali. In esso è contenuta la cronistoria dell'ospedale di Trebisacce.