OSPEDALE DI TREBISACCE
Oggi alla presenza del consigliere regionale Pacenza, del Consigliere Provinciale Ranù, dell’ ing. Sosto, del Dott. Taverna e del Dott. Straface, unitamente al Direttore Sanitario, dott. Milei, l’Asp ha ufficialmente consegnato alla ditta i lavori per l’adeguamento dell’intero blocco operatorio del Chidichimo. Si apre qualche spiraglio per l’Ospedale di Trebisacce. Infatti, a conferma delle notizie diffuse nei giorni scorsi dall’On. Pacenza, effettivamente con la delibera n° 1200/10, l’Azienda Sanitaria di Cosenza ha autorizzato l’adeguamento dell’intero Blocco Operatorio di Trebisacce prevedendo la realizzazione di due sale operatorie di cui una a servizio U.O. specialistica dell’area chirurgica.
Finalmente c’è l’adozione di un atto concreto, la delibera 1200 del 16/02/2010 che, in aggiunta alla già citata DGR 87/10, aprono ora più di una speranza concreta sulla salvaguardia e rilancio del Chidichimo, dopo mesi di incertezze.
Le Associazioni di Trebisacce esprimono moderata soddisfazione per la evoluzione positiva della vicenda fino a questo momento registrata, e sottolineano come importante segnale positivo la presa di coscienza della politica regionale e delle istituzioni della problematica relativa al nosocomio di Trebisacce. Sicuramente l’azione costante, coerente, convinta, obiettiva ed al di sopra delle parti di sensibilizzazione delle istituzioni da parte di quasi tutte le associazioni (tranne l’Assopec che ha invece scelto ultimamente un percorso autonomo) che negli ultimi tempi si sono fatte sempre più incalzanti, ha contribuito all’odierno risultato e comincia a dare i primi frutti. Infatti tra gli atti per l’attuazione del piano di rientro è stata approvata tra l’altro la delibera n° 87 del 16/02/2010, che riguarda la rimodulazione della rete ospedaliera.
Nella delibera sono previsti i criteri per il fabbisogno regionale dei Reparti da prevedere per la completa riconversione/superamento di undici strutture entro il 15/05/2010. Tra i criteri determinanti vi sono il numero dei posti letto in dotazione alla fine del 2009 nei presidi ed il numero di interventi chirurgici.
Poiché le strutture da riconvertire a livello regionale sono 24 in ordine crescente di posti letto (dal più piccolo al più grande), se nella ASP di Cosenza si riconvertono massimo 5 strutture, l’Ospedale di Trebisacce sarebbe il primo Ospedale ad essere salvo. Infatti diverse sono state le iniziative come la manifestazione dell’11 novembre 2009, la diffida al Direttore generale a cura di uno studio locale di concerto con uno studio della Toscana, fino all’incontro del 2 gennaio in cui il Presidente Loiero delegava l’on. Pacenza a seguire le vicende legate all’Ospedale di Trebisacce.
Certo molta strada resta ancora da fare, poiché la delibera 87 prevede anche che la Regione dovrà effettuare la valutazione e la pianificazione dei servizi ospedalieri sul territorio, fissando, su scala regionale entro il 15 maggio 2010, il fabbisogno di reparti medici e chirurgici, da applicarsi nella ridefinizione della rete ospedaliera.
Ciò che attualmente le associazioni di Trebisacce e dell’Alto Jonio si augurano è che le valutazioni, per la pianificazione dei servizi ospedalieri, vengano effettuate tenendo conto della epidemiologia territoriale, della mobilità, della orografia territoriale, di una distribuzione territoriale omogenea delle Unità Operative atte a garantire una equa erogazione dei LEA su tutto il territorio dell’ex AS3.
Per questo motivo, pur manifestando soddisfazione per il risultato attuale, le associazioni continueranno a restare vigili, come angeli custodi, a difesa del Chidichimo.
( F.to per LE ASSOCIAZIONI ADERENTI )